Giorno 13. Riconoscersi

Quando è il momento di ritirarsi, si dice che un atleta lo senta benissimo dentro di sé. Me lo ha ripetuto qualche giorno fa anche Carolina Kostner, citando la cugina Isolde. Quando è il momento di tornare, invece, spesso lo decidono le circostanze esterne: la fine delle Olimpiadi invernali, una prenotazione aerea, la conclusione di un incarico. Per cui, sono qui, sul volo Cathay Pacific CX419, in servizio tra Seoul Incheon e Hong Kong, dove atterrerò circa 80 minuti dopo avere cominciato a scrivere questo diario. In attesa poi del Big One , il viaggio vero attraverso tutta l’Eurasia, per riportare indietro il tempo di 21 giorni, prima che tutto questo succedesse, come se non fosse mai successo. Tempo fa, ne sono abbastanza convinto, il mio paragrafo si sarebbe fermato qui: l’impossibilità del presente, l’incomprensibilità di ogni momento, una costante e struggente nostalgia di qualcosa che poi non si è mai avuto o non c’è mai stato davvero. Tutte cose di cui ques...