Gli archi di New Delhi

Il cielo di New Delhi, la mattina presto. Una spalmata di burro sopra l’ipotesi razionalista della struttura dell’Hotel Pullman di Aerocity, la cittadella degli alberghi di lusso poco distante dall’aeroporto internazionale Indira Gandhi. Una densità, che però sembra anche una possibilità, per chi è finito nella capitale indiana per puro caso, dopo un guasto all’impianto dell’aria condizionata dell’aereo, che ha portato il comandante - al suo ultimo servizio! - a decidere di “dirottare” (lo ha detto lui parlando ai viaggiatori, pensavo non si potessero usare certe parole in volo, ma forse sono io solo un ragazzo degli anni Settanta che si porta dietro i suoi traumi come un inutile talismano) il nostro velivolo a Delhi, dopo qualche ora di sauna nei cieli tra la Thailandia e il Pakistan. E le possibilità si erano aperte già la notte precedente - folle come può esserlo solo una massa di turisti italiani dispersi nel grande mondo della realtà fuori dal pacchetto vacanze - in maniere